Da George Best a Cristiano Ronaldo il passo temporale è relativamente breve, è però l’evoluzione dei ruoli in campo a diventare la vera next generation.
Il caso sicuramente più emblematico di questo cambiamento risiede nell’interpretazione moderna del ruolo di Ala.
Il caro e vecchio esterno di centrocampo (o ala per l’appunto) oggi è si è trasformato nell’esterno alto., ruolo che ha fagocitato una miriade di giocatori: seconde punte, trequartisti, ali e tornanti.
Sicuramente la posizione più entusiasmante in campo ma che nasconde anch’essa talenti particolari e compiti ben precisi.
Da questo punto di vista, un esterno deve essere rapido e veloce per poter arrivare prima dell'avversario diretto sulla palla, avere un’ottima capacita di dribbling per creare superiorità numerica e/o allargare le difese, avere spiccate doti tecniche per poter effettuare cross e passaggi filtranti per i compagni e deve saper leggere l’azione offensiva per creare spazio grazie ai movimenti senza palla nonché recuperare in fase difensiva.
Spesso gli esterni alti, appunto per le capacità sopra descritte, vengono utilizzati nelle strategie degli allenatori a “piedi invertiti”, questo proprio perché consente al calciatore di “rientrare” dall’esterno verso l’interno del campo e utilizzare il proprio piede dominante per finalizzare l’azione con un tiro in porta.
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